Aprile 19, 2021

Come diventare Avvocato in Italia: Esame, pratica Forense e abilitazione

Se il tuo obiettivo è quello di capire come diventare Avvocato in Italia ma non sai come iniziare, ecco qui una serie di consigli proprio per te!

Questa guida, infatti, saprà toglierti ogni dubbio riguardo qual è il percorso di studi da intraprendere e quali sono le competenze fondamentali che dovrai acquisire per poter diventare avvocato in Italia.

Cosa devo fare per diventare avvocato?

Questa è la classica domanda che uno si pone senza però trovare una vera risposta. Cosa devo fare per diventare avvocato? L’ingrediente fondamentale, innanzitutto, è avere tanta passione e determinazione per poter affrontare gli studi, il praticantato ed infine l’esame di abilitazione.

Se non sei sicuro ancora su quali sono i passaggi da seguire e vuoi saperne di più, ecco la guida per te: tutto quello che devi sapere per diventare avvocato in Italia.

Ecco quindi una lista di informazioni imprescindibili se il tuo sogno è quello di diventare avvocato. Partiamo dalle basi.

Chi è e cosa fa un avvocato?

È importante definire in modo dettagliato quali sono le caratteristiche di questa professione e capire di cosa si occupa e con quali discipline deve avere confidenza.

L’avvocato è il professionista che si occupa di attività di assistenza, consulenza giuridica e rappresentante legale nel favore di una parte.

Possiede, quindi, competenze approfondite in materie giuridiche.

Allo stesso tempo ha piena conoscenza dei meccanismi di funzionamento della giustizia ed ha i requisiti necessari per poter intervenire e far rispettare i diritti.

Quanto è difficile diventare avvocato?

Sicuramente non si tratta di una passeggiata, ma se può confortarti, secondo le statistiche del 2015, l’Italia si trovava al terzo posto in tutta Europa per numero di avvocati.

È essenziale rimboccarsi le maniche e lavorare duramente per emergere in questa professione, ma una volta raggiunti i tuoi obiettivi, tutti i tuoi sforzi saranno ripagati!

La pratica forense

L’iter prevede dei passaggi che bisogna seguire per:

  • Diventare un avvocato civilista;
  • Diventare un avvocato penalista;
  • Diventare un avvocato cassazionista.

Innanzitutto, è necessario ottenere una laurea in Giurisprudenza, in seguito alla quale occorrerà iniziare un periodo di pratica forense in uno studio legale di un avvocato iscritto da 5 anni o più all’Albo professionale degli avvocati (il “dominus”).

La durata della pratica forense è di 18 mesi.

Il praticante avvocato ha l’obbligo di partecipare ad almeno 20 udienze del proprio dominus per ogni semestre. Dovrà far annotare la propria presenza all’interno del verbale di udienza e nel libretto della pratica.

Secondo il Decreto n. 70 del Ministero della Giustizia, attualmente lo svolgimento di un lavoro subordinato pubblico o privato durante il praticantato è legittimato.

È anche possibile scegliere di fare tirocinio presso l’Avvocatura dello Stato o presso l’Avvocatura Distrettuale dei Comuni e di altri enti pubblici per massimo 12 mesi, o presso gli uffici giudiziari. È aperta anche la possibilità di fare 6 mesi di praticantato in un altro paese dell’Unione Europea.

L’esame di stato avvocato e l’abilitazione

L’esame di abilitazione avvocato è imprescindibile sia che tu voglia lavorare in Italia, che in studi legali internazionali. L’esame di avvocato è formato da più prove, ciascuna volta a verificare precise competenze.

Solitamente l’esame di stato Avvocato funziona in questo modo:

  • Tre prove scritte: si basano sulla redazione di due pareri legali in materie regolate dal codice penale e dal codice civile e di un atto giudiziario su un quesito a scelta tra i tre proposti in materia di diritto privato, diritto penale e diritto amministrativo;
  • Una prova orale: è un colloquio della durata di un’ora davanti a una commissione di giuristi, professori universitari, avvocati o magistrati. Oggetto del colloquio è lo scritto sostenuto, oltre che il rispondere ad alcune domande relative alle cinque materie scelte dall’aspirante avvocato.

Occorre davvero molto studio e preparazione per poter sostenere questo esame.

Nel 2021, a causa dell’emergenza sanitaria, l’esame sarà strutturato in modo differente, consigliamo di dare uno sguardo a questo articolo per conoscere le nuove modalità svolgimento, le date e come prepararsi: Esame di Stato Avvocato 2021

Mi raccomando, preparati al meglio!

Il giuramento avvocato e l’iscrizione alla cassa forense

Cosa succede dopo aver superato l’esame da avvocato?

Dopo aver ottenuto l’abilitazione, è necessaria l’iscrizione all’Albo degli Avvocati, il quale stabilisce l’appartenenza alla professione.
Prima di iscriversi è prevista una cerimonia a valore simbolico, il giuramento avvocato, la cui formula recita:

“Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i principi del nostro ordinamento.”

Conclusa questa cerimonia, è prevista l’iscrizione alla Cassa Forense, nonché il pagamento dei contributi.

Devi sapere che, secondo i regolamenti, per poter rimanere iscritti all’Albo gli avvocati hanno l’obbligo di dimostrare l’esercizio “effettivo, continuativo, abituale e prevalente” della loro professione.

In conclusione, possiamo dirti che senza dubbio intraprendere la professione di avvocato non è certamente facile.

Tuttavia, anche se il percorso può sembrarti complicato, i nostri consigli sono sempre di dar ascolto alle tue aspirazioni e di non mollare.

Solo con la passione potrai raggiungere i tuoi obiettivi!

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