Aprile 18, 2021

Avvocato esperto in successioni ereditarie Roma e Milano

Vuoi aprire una successione ereditaria ma non hai idea di come fare? Stai cercando un Avvocato esperto in successioni ereditarie Roma? Oppure stai cercando un Avvocato esperto in successioni ereditarie Milano? Ecco per te alcune informazioni utili da considerare.

La successione ereditaria cos’è?

Si intende per successione ereditaria quel processo legale che comporta il trasferimento del patrimonio ereditario dal soggetto deceduto al suo, o ai suoi, successori.

Quando si può aprire una successione ereditaria?

Nel momento in cui decede un individuo è possibile aprire una successione ereditaria.

Il primo passo consiste nell’individuare l’esatto momento a cui retroagiscono gli effetti della trasmissione dei diritti ereditari, nonché il momento a partire dal quale decorrono i termini prescritti per espletare le eventuali formalità previste, tra cui quelle fiscali.

Dove è possibile aprire la successione ereditaria?

Il luogo in cui è possibile aprire la successione è il luogo dell’ultimo domicilio del defunto. È di fondamentale importanza per l’individuazione degli uffici che si incaricheranno degli adempimenti previsti.

Che differenza c’è tra eredità e legato?

La successione può essere a:

  • Titolo universale (eredità): l’erede subentra nella posizione giuridica patrimoniale del defunto (attività ed eventuali passività) nella titolarità o quota parte e diventa erede soltanto tramite l’accettazione;
  • Titolo particolare (legato): il legato subentra nella titolarità di uno o più diritti specifici (proprietà di una somma di denaro o di un bene). Tale titolo si ha soltanto per disposizione testamentaria e non risponde dei debiti tranne quelli in relazione al bene legato.

Esistono tre tipologie di successione ereditaria:

  • Successione legittima;
  • Successione testamentaria;
  • Successione necessaria.

La successione legittima (o intestata, ovvero senza testamento)

La successione legittima si ha nel caso in cui la persona che è deceduta non ha lasciato nessun testamento, oppure ha lasciato il testamento con cui ha disposto solamente in parte dei beni posseduti.

Come previsto dalla legge, soltanto il coniuge ed i parenti fino al sesto grado di parentela possiedono il diritto di succedere, secondo un ordine ben definito.

Qualora si assista alla mancanza di tali soggetti, è lo Stato ad ereditare.

In base ai casi differenti che possono avere luogo nella pratica, ci sono delle regole particolari e specifiche: la presenza del solo coniuge, la presenza dei soli figli, la presenza di entrambi questi soggetti ed altri casi.

Per quanto riguarda la presenza di coniugi e figli, tutti possono concorrere all’eredità, seppur con quote diverse in relazione al numero dei figli.

Nel caso in cui la persona deceduta deceda senza figli, i soggetti che possono concorrere all’eredità sono i propri genitori, gli ascendenti, i fratelli o sorelle e l’eventuale coniuge.

Se il soggetto, infine, è venuto a mancare senza lasciare né figli, né genitori, né fratelli o sorelle, né coniuge né ascendenti, allora la sua eredità viene devoluta agli altri parenti.

Bisogna comunque tenere in conto che non si può procedere oltre il sesto grado di parentela.

La successione testamentaria (testata, ossia con testamento)

Il testamento è un documento revocabile, ovvero è possibile modificarlo, oppure c’è la possibilità che venga posto nel nulla fino al momento della morte da parte del testatore.

Il testamento avrà effetto solamente a seguito della morte del testatore, dunque è possibile affermare che non ha effetto immediato al momento della redazione.

Pertanto, se ad esempio una persona, il testatore, esprime la volontà di lasciare un bene ad una data persona, la proprietà di quel bene viene trasferita soltanto dopo la sua morte, sebbene esprima quella volontà.

Infatti, questo indica soltanto il suo desiderio di trasferire quel bene a quella persona, ma dopo la sua morte.

Secondo la legge sono previste 2 tipologie di testamento:

  • il testamento olografo;
  • il testamento per atto notarile.

Il contenuto del testamento è abbastanza vario: possiamo trovare anche disposizioni di carattere non strettamente patrimoniale o economico. Il notaio ha anche il compito di spiegare e rendere chiare la totalità delle opportunità offerte dal testamento in quanto strumento di espressione delle proprie volontà.

Spesso possono sorgere problemi legati alla volontà testamentaria, cioè la possibilità di violare i diritti di soggetti legittimari, cioè discendenti, ascendenti e coniuge.

C’è in ogni caso la possibilità che la volontà espressa dal testatore non sia in linea con i diritti che la legge riserva ad essi.

La successione necessaria

Secondo la legge, i seguenti gruppi di soggetti hanno una quota dell’eredità ad essi riservata, anche contro una volontà contrastante del defunto espressa tramite testamento:

  • I discendenti (ovvero figli e nipoti);
  • Gli ascendenti (genitori, nonni etc.);
  • Il coniuge.

È possibile calcolare la quota di patrimonio ereditario che spetta a ogni soggetto legittimario, prendendo in considerazione anche eventuali donazioni effettuate in vita dal soggetto deceduto.

Bisogna innanzitutto detrarre la somma complessiva dei debiti del defunto esistenti alla data della morte dal valore dei beni lasciati dal defunto alla data della morte e in seguito aggiungere il valore di tutte le donazioni poste in essere dal defunto.

Sulla somma risultante, a seconda della quota prevista dalla legge a ciascun legittimario, si calcola quanto spettante a ciascun soggetto tutelato.

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